sicurezza agricoltura

Il 2009 è stato un anno "nero" per l'agricoltura in Italia. Secondo la Confederazione italiana agricoltori, la crisi economica ha costretto, nell'ultimo anno, 30mila imprese a cessare l'attività e comportato un calo della produzione del 3,8%. Di pari passo con la crisi delle attività, sono diminuite anche le denunce di infortunio. Secondo i primi dati infortunistici dell'INAIL relativi al primo semestre 2009: sono stati 25.473(-2,2%) gli infortuni nel settore, rispetto ai 26.034 dello stesso periodo dell'anno precedente. Calano anche i casi mortali da 59 a 55 (-6,8%). Lo rivela l'ultimo numero di "Dati INAIL", che al settore agricolo dedica un focus dettagliato.

In totale nel 2008 le vittime in agricoltura sono state 125, l'11% dei decessi sul lavoro registrati nel complesso (1.120), a fronte di un'incidenza tra gli occupati del 3,8% (895mila su 23,4 milioni, fonte ISTAT). Risulta, dunque, molto elevato, il rischio di incidenti letali tra gli agricoltori, con un'incidenza delle denunce sugli occupati praticamente tripla rispetto alla media dei lavoratori dell'Industria e servizi (rispettivamente 0,14 e 0,04 per mille). Il 2008, inoltre, interrompendo il trend decrescente degli ultimi anni, ha segnato un aumento delle vittime ( 20 in più) rispetto all'anno precedente: il 95% dei decessi ha interessato uomini e dei 6 infortuni mortali femminili la metà sono avvenuti "in itinere".

Le aree maggiormente interessate dai decessi sono quelle del Nord-est e del Mezzogiorno (32% per entrambe): Lombardia (18 vittime), Emilia Romagna (17) e Sicilia (11) le regioni più colpite. La morte è avvenuta in oltre 3/4 dei casi a seguito di gravi traumi del capo e del torace. Nonostante il momento di crisi, però, secondo Dati INAIL si rafforza la leadership dell'agricoltura italiana in Europa in fatto di qualità e tipicità. Con circa 76.000 aziende (dati Qualivita) con produzione certificata Dopigp, il nostro Paese detiene infatti il primato a livello comunitario, sia per superficie agricola utilizzata, sia per numero di prodotti a denominazione di origine tutelata.

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