manutenzioni senza rischi

Era un giorno di luglio del 1988, la piattaforma petrolifera Piper Alpha, nel Mare del Nord, si trasformò in un inferno nel giro di pochi secondi: 167 lavoratori persero la vita in uno dei più gravi incidenti di questo tipo mai verificatisi.

Le cause di questa spaventosa tragedia ?

Fu accertata una carenza nei sistemi di autorizzazione al funzionamento dell'isolamento dell'impianto: due elementi cruciali per lo svolgimento della manutenzione in condizioni di sicurezza.

La Piper Alpha rappresenta naturalmente un caso estremo, ma dimostra che dall'assenza di un adeguato coordinamento della manutenzione possono scaturire conseguenze catastrofiche.

Si potrebbero ricordare episodi analoghi per ogni settore industriale.

La cronaca dell'incendio alla ThyssenKrupp di Torino del dicembre 2007 (in cui persero la vita sette operai), o la tragedia nei cantieri della Mecnavi nel Porto di Ravenna dove nel marzo 1987 si verificò uno dei più tragici incidenti sul lavoro della storia recente del Paese: 13 operai morirono asfissiati nella pancia della nave gasiera “Elisabetta Montanari”, fino ai più recenti incidenti mortali (aprile 2010), come quello dell'operaio della centrale ENEL di Civitavecchia (terzo decesso in quattro anni), evocano gli stessi scenari: in molti, troppi casi, incidenti e danni alla salute dei lavoratori si verificano non per fatalità, ma perché non è stata compiuta un'adeguata valutazione dei rischi, oppure perché la manutenzione è stata trascurata, per mesi o addirittura per anni prima dell'incidente.

La manutenzione stessa, tuttavia, è un'attività ad alto rischio: si stima che il 1015 per cento degli incidenti mortali sul lavoro e il 1520 per cento di tutti gli incidenti siano ad essa collegati. 

In alcuni settori, più di metà di tutti gli incidenti sono legati alla manutenzione.

Come tutti sanno la manutenzione presenta due modalità:     

  1. manutenzione correttiva (interventi in caso di guasto);
  2. manutenzione preventiva (prevenzione di guasti, di solito per mezzo di un'azione pianificata e prevista).

Gli studi e le statistiche indicano che la gran maggioranza degli incidenti avviene nel corso della prima. 

La manutenzione, quindi, si deve effettuare in condizioni di sicurezza, garantendo una protezione adeguata ai lavoratori che la svolgono e alle altre persone presenti nell'ambiente di lavoro.

Per tali motivi l'Agenzia di Bilbao (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, costituita dal Consiglio Europeo il 18 luglio 1994), sta divulgando i propri suggerimenti in materia di manutenzione sicura ed ha dedicato a questo tema la campagna 20102011 “Ambienti di lavoro sani e sicuri”.

L'Agenzia sottolinea che, mentre da un settore industriale all'altro (per esempio, a seconda del tipo di macchinari impiegati) i dettagli specifici variano, si possono indicare i principi comuni di una manutenzione adeguata, validi in tutti i diversi ambienti di lavoro.

Tra i principi delineati si annovera l'esigenza di iniziare da una pianificazione corretta, estesa agli aspetti della sicurezza e della salute, e di seguire poi un approccio strutturato, basato sulla valutazione dei rischi; in tale contesto, è necessario definire chiaramente ruoli e responsabilità degli addetti alla manutenzione, seguire orientamenti precisi, fornire un adeguato livello di formazione e attrezzature adeguate, coinvolgere direttamente i lavoratori nel processo di gestione ed instaurare un sistema di controlli regolari per garantire che il lavoro venga svolto correttamente e che non si producano nuovi rischi.

E' essenziale concepire la manutenzione come un processo da gestire in maniera sistematica.

La campagna dell'Agenzia di Bilbao ha visto il suo lancio ufficiale il 28 aprile 2010, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e proseguirà durante le Settimane europee nel mese di ottobre del 2010 e del 2011.

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