Due operai edili sono caduti da un ponteggio impiegato per il getto del
calcestruzzo a causa della rottura di
una tavola del piano di calpestio.
Uno dei due ha perso la vita, l’altro è
rimasto gravemente ferito.
I due operai stavano lavorando su una
casa plurifamiliare ed erano impegnati nel
getto del calcestruzzo stando su un ponteggio
a mensole, fissato a una casseratura
del muro a 2,75 m sopra il terreno. Il
piano di calpestio era formato da tavole.
Improvvisamente, una di queste si è spezzata
in due sotto il peso dei due uomini
facendoli precipitare a terra. Nello schianto
uno dei due è morto sul posto, mentre
il secondo ha riportato gravi lesioni.
Nessun intervento nonostante
carenze evidenti
Già al momento di montare il piano di
calpestio il caposquadra aveva notato
che da una delle tavole usate precedentemente
era stato segato un pezzo di
grandi dimensioni (foto 3). In quel punto
l’asse non era più larga come prima e
quindi il legno non poteva reggere il peso
dei due uomini. Nonostante questa evidente
carenza gli operai hanno comunque
iniziato a lavorare. Un errore fatale
che è costato la vita a una persona. Sarebbero
bastati cinque minuti per sostituire
la tavola danneggiata.
Scarsa cultura della sicurezza
in azienda
Il ponteggio ha mostrato inoltre ulteriori
carenze a livello di sicurezza. Mancava
del tutto la protezione laterale (parapetto
a tre elementi), necessaria quando si
lavora a questa altezza (foto 1). In questo
caso non solo sono stati sottovalutati i
rischi, ma sono state anche violate le
disposizioni dell’Ordinanza sui lavori di
costruzione. Le condizioni di lavoro nel
cantiere indicano chiaramente che in
azienda mancava una cultura della sicurezza.

Commenti