Sicurezza Lavoro : Settantasei morti nel 2008, 53 nel 2009, 36 quest'anno

Settantasei morti nel 2008, 53 nel 2009, 36 quest'anno. I numeri degli infortuni sul lavoro descrivono una strage continua, un calo lento ma insufficiente. Si muore o ci si ferisce cadendo dai tetti o dalle impalcature, usando macchinari o sulle linee di montaggio. O anche restando a casa, come è successo ai 32 abitanti di Viareggio uccisi dal treno bomba deragliato a pochi metri da loro.

C'è un lungo elenco di nomi dietro i tanti comitati di vittime che hanno partecipato ieri mattina al convegno organizzato dalla Regione Piemonte e dalla rivista "Sicurezza e Lavoro" in occasione del terzo anniversario della strage della Thyssenkrupp. Ci sono i familiari dei morti per mesotelioma di Casale e Cavagnolo, i parenti delle vittime di Molino Cordero a Fossano, quelli dei morti Thyssen e delle vittime di Viareggio, ancora in attesa dell'apertura del processo. I morti sul lavoro sono tanti, troppi, ogni anno. E Antonio Boccuzzi, l'operaio Thyssen sopravvissuto alla strage e oggi parlamentare del Pd, accusa: "La Thyssen poteva essere un punto di partenza per migliorare la sicurezza dei lavoratori, ma purtroppo non è successo e da allora sono accadute tante altre tragedie".

Per proteggere i lavoratori servono prevenzione e rispetto delle norme. Ecco perché dal 2007 è attivo in Prefettura un comitato permanente che, sui diversi settori produttivi, analizza i dati e mette a punto una serie di misure correttive. Tra quelle fondamentali, il divieto del massimo ribasso nell'assegnazione dei lavori pubblici "perché questo spesso nasconde - spiega il viceprefetto Maurizio Gatto - condizioni contrattuali precarie per i lavoratori e scarso rispetto delle norme di sicurezza". La Provincia di Torino è stato il primo ente a raccogliere la sfida e, da luglio, ha cambiato le modalità di assegnazione degli appalti: "Abbiamo escluso le ditte che operano il massimo ribasso - spiega l'assessore al lavoro, Carlo Chiama - e che di fatto risparmiano sulla sicurezza. Le aziende attente agli aspetti della sicurezza del lavoro tengono anche alla qualità e sono più competitive". La nuova procedura è già stata applicata a otto gare e in questi casi la soglia del ribasso si è aggirata sul 20 per cento.

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INFOTEL ha detto…
"Sarebbe giusto ricordare la tragedia della Thyssen celebrando l'avvento di una nuova stagione nel Paese, senza più decessi sui luoghi di lavoro. Non servirebbe a riportare in vita i sette operai di Torino e non placherebbe il dolore dei familiari, ma almeno non renderebbe completamente vane quelle morti odiose che si sarebbero potute evitare". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato dell'Italia dei valori, che aggiunge: "A tre anni da quella tragedia si continua a morire sul lavoro, mentre e' in atto da parte dell'esecutivo e di Confindustria un piano di smantellamento dei diritti dei lavoratori. Con il ministro Sacconi che non fa mistero di voler metter mani al Testo unico in materia di sicurezza e salute e che oggi afferma, spudoratamente, che il contrasto istituzionale al fenomeno e' stato operoso". Secondo l'ex pm, "la dirigenza aziendale deve essere costretta alla responsabilità, in tutta la catena del lavoro che spesso si articola in appalti e subappalti" e "si deve vigilare perchè il Testo unico sia applicato senza zone franche".