19 aprile 2011, la circolare n.13

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato nei giorni scorsi, la proposta del Governo che intende aggiungere alcuni obblighi per la formazione e informazione dei lavoratori addetti alle attività in ambienti confinati. Prevista, inoltre, la presenza di rappresentanti del committente in tutte le fasi di lavorazione.

Il Documento approvato dalle Regioni - che dovrà ora seguire l'iter per l'emanazione - definirà i criteri di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi destinati ad operare nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati (di cui agli articoli 66 e 121 ed all’allegato IV, punto 3, del d.lgs. n. 81/2008).
I requisiti dovrebbero riguardare:
- l’integrale applicazione delle vigenti disposizioni in materia di valutazione dei rischi, per queste lavorazioni, anche nei confronti dei lavoratori autonomi;
- una presenza del personale, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati;
- adeguata formazione e informazione mirata alla conoscenza dei fattori di rischio propri di tali attività, anche per il datore di lavoro ove impiegato per attività lavorative in ambienti pericolosi;
- rispetto dei dispositivi di protezione individuale, strumentazione e attrezzature di lavoro idonei alla prevenzione dei rischi propri di queste attività.

Dovrebbe inoltre essere escluso il ricorso a subappalti, se non autorizzati espressamente dal datore di lavoro committente e certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276
Quanto alle procedure relative alle lavorazioni in ambienti confinati, dovranno essere dirette ad eliminare o, ove possibile, ridurre al minimo i rischi e dovranno considerare le eventuali fasi di soccorso e di coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale e dei Vigili del fuoco.
Il mancato rispetto delle previsioni di cui sopra determina il venir meno della qualificazione necessaria per operare, direttamente o indirettamente, nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati.

Indicazioni per le attività ispettiveIl ministero ha prodotto in data 19 aprile 2011, la circolare n.13 con la quale si richiede alle Direzioni Provinciali del Lavoro di acquisire la documentazione utile a verificare la correttezza degli aspetti gestionali degli appalti in ambienti confinati, anche sotto il profilo del rispetto della normativa di salute e sicurezza.

In particolare, durante i controlli si dovrà verificare:
- La corretta e completa elaborazione del DUVRI da parte delle aziende committenti;
- Le misure di prevenzione e protezione previste per effettuare l’intervento lavorativo;
- I contenuti e la “effettività” della formazione/ informazione nei confronti dei lavoratori delle aziende appaltatrici sui rischi interferenziali delle attività svolte;
- L’efficienza del sistema organizzativo dell’emergenza.

I Comitati regionali di coordinamento verranno tempestivamente informati ed aggiornati sullo svolgimento di tale attività, anche ai fini del coinvolgimento delle parti sociali 

(fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro).

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