periodico lavoro e salute


E' disponibile in rete il periodico lavoro e salute 

o ti racconti o sei raccontato in questo numero hanno scritto dai luoghi di lavoro:

Sabina Mancino, Margherita Napoletano, Daniela Rottoli, Michele Bonafede, Tindaro Di Luca, Vincenzo Galatioto Ospedale San Raffaele - Valentina Boi Patronato di Milano - Delegati S.I. CoBas A.O. Salvini - Davide Monterisi Ospedale Sacco - Luisella Morandi Centro Diurno Buccinasco - Luca Fiorentino Educatore D.S.M. A.O. San Carlo - Maria Antonietta Pizzo tirocinante ANFFAS

L’orario di lavoro prolungato e il lavoro su turni non sono fenomeni nuovi. Tuttavia i cambiamenti del mondo del lavoro:

il passaggio dalla società agricola-industriale al terziario avanzato, l’avvento di nuove tecnologie, la
globalizzazione hanno portato ad una maggiore flessibilità degli orari di lavoro e a nuove tipologie di contratti di lavoro.

Dall’ultima indagine europea realizzata su circa 30.000 lavoratori di 31 paesi europei, emerge che il 65% lavora 5 giorni a settimana mentre il 23% anche sei o sette giorni a settimana e il 15% per più di 48 ore a settimana. L’orario medio settimanale di lavoro varia da 34 ore in Olanda a 55 ore in Turchia. Due terzi dei dipendenti lavorano in base ad un orario definito dal datore di lavoro, senza avere la possibilità di modificarlo. Soltanto il 24% dei lavoratori è libero di adattare l’orario di lavoro alle proprie esigenze, in taluni casi entro certi limiti. (European working conditions survey, 2005
).

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