La vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro


La vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dalla Azienda Sanitaria Locale (ASL) competente per territorio e, per quanto di specifica competenza, dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco; per il settore minerario, dal Ministero dello sviluppo economico, e per le industrie estrattive di seconda categoria e le acque minerali e termali dalle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano.
In particolare il personale ispettivo del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali esercita l’attività di vigilanza nei luoghi di lavoro nelle seguenti attività:

a) attività nel settore delle costruzioni edili o di genio civile e più in particolare lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione e risanamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura e in cemento armato, opere stradali, ferroviarie, idrauliche, scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati; lavori in sotterraneo e gallerie, anche comportanti l’impiego di esplosivi;
b) lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei;
c) ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati, individuate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro, deve essere garantito:
• dal controllo degli organismi interni all’attività lavorativa;
• dagli interventi ispettivi delle strutture pubbliche preposte alla vigilanza.

Per cui agli organi di controllo interno aziendale è riservato il primo livello di prevenzione; agli organi di vigilanza pubblici spettano:
• le verifiche per il rispetto delle norme antinfortunistiche;
• l’adozione degli eventuali provvedimenti sanzionatori;
• gli accertamenti a seguito di incidenti sul lavoro.

Gli organi di vigilanza svolgono anche altre attività di informazione e assistenza, attività autorizzative, attività di indagine e ricerca, promozione di soluzioni e linee guida, ecc.

I controlli sono principalmente rivolti all’attuazione delle procedure e alla “organizzazione della prevenzione”.

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