RISCHI ADDETTO PULIZIE

L’attività degli addetti alla pulizia è sempre stata ricca di rischi e pericoli, dai rischi biologici a quelli di caduta dall’alto e in piano, dai rischi di esposizione a sostanze pericolose a quelli muscoloscheletrici collegati a movimentazione manuale, posture scorrette e ai movimenti ripetitivi. Senza dimenticare i rischi legati all’elettricità e alla possibilità di eventuali tagli e abrasioni. Se poi pensiamo che questo ventaglio di rischi è relativo ad un comparto con grande frammentazione delle imprese, con attività appaltate spesso solo in base al prezzo, con orari a volte notturni, è facile immaginare che possano essere presenti anche rischi stress lavoro correlati.

Per tornare a parlare di questo comparto, trattato spesso solo in relazione ai rischi biologici e chimici, presentiamo una scheda tecnica, presente sul sito dell’ Organismo Paritetico Provinciale (OPP) della Provincia di Varese, dal titolo “ Rischi addetto pulizie”. 

La scheda tecnica, elaborata dal Dott. Mauro Scartazza (Consulente Salute Sicurezza e Igiene degli Alimenti), è dedicata alle attività di pulizia degli ambienti di lavoro di uffici, di macchine presso gli stabilimenti, di vetri, di reparti di ditte esterne e degli ambienti in generale. Attività svolta “quasi esclusivamente presso la sede di aziende esterne”.

Dopo aver classificato i principali fattori di rischio, che comprendono anche l’inalazione di polveri e il contatto prolungato con detersivi e sgrassanti, la scheda tecnica si sofferma sui possibili interventi/disposizioni/procedure per ridurre i rischi:

- “attuare le misure tecnico organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia delle attività, stabilendo pause, turni ecc.;
- prevedere personale di riserva per coprire le eventuali assenze dovute a ferie, malattie, periodi di punta, ecc.;
- prevedere un periodo di adattamento per i nuovi assunti e per quelli rientranti (da malattie, maternità, ecc);
- adottare una postura comoda ed ergonomica durante lo svolgimento dell’attività lavorativa;
- non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrompere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura;
- effettuare il controllo dei locali da pulire onde rilevare la presenza di eventuali anomalie di tipo funzionale, e nel caso sussistano, comunicarle immediatamente al preposto;
- i pavimenti bagnati per le pulizie devono essere segnalati, sia per la sicurezza dei lavoratori che degli ospiti;
- i cavi volanti non devono essere causa d’inciampo, quindi devono essere sufficientemente lunghi, compatibilmente con i carichi alimentati, in modo tale da essere sempre appoggiati al pavimento;
- la pulizia dei vetri delle finestre deve essere effettuata con la finestra chiusa, altrimenti si deve ricorrere a imbracature di sicurezza”;
- utilizzare scale a norma per non indurre il lavoratore a raggiungere le parti in quota con sedie o altri mezzi impropri (Art. 113 del D.lgs. n.81/08);
- “predisporre le eventuali macchine da impiegare nel programma di manutenzione giornaliera e di pulizie periodiche, con gli accessori necessari ed i relativi prodotti chimici e/o materiali d’uso, previa verifica del regolare funzionamento della macchina stessa e dell’integrità delle sue parti;
- verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate;
- durante l’utilizzo di sostanze, quali detergenti e disinfettanti, adottare gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo;
- conservare tali prodotti in maniera opportuna e con idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti (Art. 224 del D.lgs. n. 81/08);
- durante l’utilizzo di tali sostanze, vietare severamente il consumo di cibi e bevande (Art.
 224 del D.lgs. n. 81/08);
- verificare che vengano utilizzati prodotti per l’igiene meno nocivi e tossici per l’uomo;
- scegliere prodotti detergenti con PH che si avvicini il più possibile a quello dell’uomo;
- acquisire ed avere sempre a disposizione le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate;
- predisporre tabelle idonee per interventi di primo soccorso in caso di contatto con sostanze tossiche adoperate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa (Allegato IV del D.lgs. n. 81/08);
- effettuare la vaccinazione contro l’epatite B, la TBC ed il Tetano agli addetti alle pulizie;
- in caso di utilizzo di scala, porre particolare attenzione alla sua integrità e verificare che sia in possesso dei seguenti requisiti: materiale adatto alle condizioni di impiego, dimensioni appropriate all’uso, resistenza nell’insieme e nei singoli elementi, dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti e dispositivi antisdrucciolevoli o ganci alle estremità superiori oppure in alternativa, dispositivi di trattenuta superiori anche scorrevoli su guide, onde evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc. (Art. 113 del D.lgs. n. 81/08);
- predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore (Art. 192 del D.lgs. n. 81/08);
- verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs.
 n.81/08)”.

La scheda si sofferma poi sui dispositivi di protezione individuale da utilizzarsi in funzione di alcuni rischi evidenziati:
-contatto delle mani con sostanze irritanti: guanti di protezione in PVC con interno felpato e con superficie esterna ruvida antiscivolo (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII);
-contatto con sostanze irritanti: tuta in cotone 100% per la protezione da polveri e sporcizia (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII);
-scivolamenti e cadute a livello:  calzatura di sicurezza leggera e comoda con fodera traspirante e con suola antiscivolo ed antistatica (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII);
-inalazione di polvere: mascherina per la protezione di polveri a media tossicità (Rif. Normativo D.lgs. n.81/08 – Allegato VIII).

Concludiamo invitandovi alla lettura diretta delle schede, ricche di informazioni anche sulla necessaria formazione, informazione e addestramento degli operatori e sulla sorveglianza sanitaria.

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Commenti

INFOTEL ha detto…
In tutti i luoghi di lavoro si effettuano lavori di pulizia. Quello delle
pulizie è infatti un settore in crescita, i cui servizi sono sempre più
spesso affidati all’esterno, in appalto. Benché esistano anche
contraenti di dimensioni molto grandi, in questo settore
prevalgono le piccole imprese, molte delle quali hanno meno di
dieci dipendenti.
La pulizia costituisce un compito essenziale che, quando fatto
bene, può ridurre sia i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori
sia i costi per le imprese, ad esempio facendo durare più a lungo
le attrezzature e il mobilio del luogo di lavoro e mantenendo i
pavimenti in buone condizioni. In alcuni settori quali l’industria
alimentare e del catering, una scarsa pulizia può causare il
fallimento di un’impresa.
L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha
pubblicato un rapporto sul tema della prevenzione dei danni ai
lavoratori addetti alle pulizie. Il rapporto, che può essere scaricato
gratuitamente dal sito web dell’Agenzia, esamina le sfide da
affrontare per il miglioramento della sicurezza e della salute degli
addetti alle pulizie e illustra le azioni adottate per realizzare questo
obiettivo.
INFOTEL ha detto…
Sfide per la sicurezza e la salute nel settore delle pulizie
Come risultato della tendenza ad affidare in appalto a ditte
esterne il lavoro di pulizia e a selezionare le offerte soltanto in
base al prezzo, le imprese del settore sono sottoposte a forti
pressioni per tagliare i prezzi. Ciò può avere come conseguenza
investimenti inadeguati nella formazione e in altre attività di
gestione essenziali per la protezione dei lavoratori. Poiché i costi
del lavoro tendono a incidere come la maggior parte dei costi di
un’impresa di pulizie, vi è il rischio che datori di lavoro senza
scrupoli cerchino di ottenere un vantaggio sleale nelle procedure
d’appalto adottando pratiche illegali nei rapporti con la
manodopera, ad esempio non pagando interamente i contributi
previdenziali o impiegando manodopera illegale.
Si stanno attuando varie misure contro tali pratiche. Ad esempio,
le parti sociali europee nel settore della pulizia industriale hanno
adottato posizioni comuni in materia di occupazione e di lavoro
irregolare, hanno pubblicato orientamenti sulla salute e sulla
sicurezza e un manuale — Selecting best value — sulla promozione
della qualità nelle gare d’appalto.
La scarsa considerazione per i servizi di pulizia e per gli addetti
alle pulizie può scoraggiare una gestione efficace di tali servizi in
termini di sicurezza e salute dei lavoratori, ad esempio trascurando
di fornire attrezzature appropriate e un’adeguata formazione
perché il datore di lavoro non considera importanti tali
mansioni.
INFOTEL ha detto…
Pericoli e rischi comuni e conseguenze sulla salute
■ Rischio di scivolare, inciampare e cadere, in particolare durante
operazioni di pulizia con liquidi;
■ rischio di disturbi muscoloscheletrici, derivanti ad esempio dal
sollevamento di pesi o da lavori ripetitivi;
■ esposizione a sostanze pericolose contenute nei prodotti di
pulizia;
■ esposizione a sostanze pericolose durante la pulizia, che
possono includere pericoli biologici come muffe o rifiuti
biologici umani;
■ problemi psicosociali come stress da lavoro, violenza e
mobbing;
■ rischi, come la folgorazione, derivanti dalle attrezzature di
lavoro.
I disturbi legati all’attività professionale riconosciuti per gli addetti
alle pulizie comprendono:
■ lesioni a seguito di scivolate, inciampate e cadute;
■ disturbi muscoloscheletrici;
■ stress da lavoro, ansia e disturbi del sonno;
■ disturbi dermatologici, come dermatite da contatto ed
eczema;
■ disturbi respiratori, come l’asma;
■ patologie cardiovascolari.
INFOTEL ha detto…
Pulizia in orari diurni
I lavori di pulizia vengono spesso effettuati al di fuori dei normali
orari di lavoro, spesso nelle prime ore del mattino, la sera o di
notte. I lavoratori hanno talvolta contratti a tempo parziale e
temporanei e spesso hanno più di un impiego. Tali condizioni di
lavoro possono contribuire a creare rischi per la salute e la
sicurezza dei lavoratori. Sebbene in alcuni luoghi di lavoro non
sia possibile effettuare le pulizie durante i normali orari di lavoro,
spesso invece è possibile e tale cambiamento può andare a
vantaggio dell’impresa di pulizia, del lavoratore e del cliente.
Un contraente svedese per i servizi di pulizia ha sperimentato con
un cliente — un grande gruppo bancario — l’esecuzione delle
pulizie in orari diurni. Tutti gli addetti avevano preventivamente
ricevuto una formazione specifica in seno all’impresa di pulizie.
Il vantaggio per il cliente è stato una migliore qualità del servizio,
grazie al contatto diretto tra il cliente stesso e gli addetti alla
pulizia, mentre l’impresa di pulizia ha beneficiato di un minore
avvicendamento di personale, che preferiva il lavoro in orari
diurni, e i lavoratori hanno ottenuto maggiore soddisfazione
professionale e condizioni di lavoro più sicure e più sane.
INFOTEL ha detto…
Valutazione dei rischi
Raramente il lavoro di pulizia è considerato un’attività centrale
nelle aziende. Di conseguenza, è possibile che vi sia una scarsa
consapevolezza dei pericoli e dei rischi associati a tali compiti e,
quindi, una mancanza di adeguate valutazioni dei rischi e di
misure preventive.
La valutazione dei rischi è la chiave per un’adeguata sicurezza e
salute sul lavoro; una prevenzione efficace può essere attuata
applicando un metodo in cinque fasi:
■ individuare i pericoli e i soggetti a rischio;
■ valutare e attribuire un ordine di priorità ai rischi;
■ decidere l’azione preventiva;
■ intervenire con azioni concrete;
■ controllare e verificare l’efficacia delle misure preventive (1).
Quando il lavoro di pulizia è affidato ad imprese esterne in appalto,
possono sorgere ulteriori difficoltà per il fatto che il cliente e
l’impresa di pulizia devono collaborare per garantire
l’individuazione, l’eliminazione o il controllo dei rischi.
INFOTEL ha detto…
Le raccomandazioni contenute nel rapporto possono essere
sintetizzate come segue:
■ selezionare il servizio di pulizia in base alla qualità, non al
prezzo;
■ passare alla pulizia in orari diurni;
■ tenere nella giusta considerazione gli addetti alle pulizie e il
lavoro che svolgono: se è fatto male, può costare all’impresa;
■ considerare la pulizia un compito essenziale che può esporre
i lavoratori a particolari pericoli e rischi;
■ valutare i rischi per gli addetti alla pulizia e attuare misure di
prevenzione;
■ condividere informazioni sulla salute e la sicurezza con tutte le
parti interessate, che possono comprendere il cliente, l’impresa
di pulizia, il proprietario dell’edificio e i lavoratori stessi.