Testo unico per la sicurezza e l'igiene del lavoro

Testo unico per la sicurezza e l'igiene del lavoro

In Toscana si torna a parlare del Testo unico per la sicurezza e l'igiene del lavoro. Proprio in fase di elaborazione del testo unico, la Regione Toscana ha svolto un ruolo di coordinamento interregionale dei servizi di prevenzione sui luoghi di lavoro. Nel corso di un incontro che a Palazzo Strozzi Sacrati è stata consegnata a tutti i partecipanti la nuova edizione del testo, aggiornato con tutte le numerose modifiche avvenute dalla sua adozione ad oggi.

Il convegno è stata l'occasione per fare il punto sulle attività della Regione in tema di sicurezza sul lavoro, con interventi di Giuseppe Petrioli (direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl 10), Emanuela Balocchini (responsabile del Settore prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro della Regione Toscana), Renzo Berti (coordinatore del Piano straordinario per il lavoro sicuro nell'Area vasta centro), Stella Lanzilotta (coordinatrice della Rete regionale Rls). Le conclusioni erano affidate all'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni.
Testo unico per la sicurezza e l'igiene del lavoro
"Alta continua ad essere l'attenzione della Regione alla prevenzione sui luoghi di lavoro, ma anche alla repressione dei reati connessi con la sicurezza sul lavoro, con gli infortuni e con le malattie professionali - ha detto l'assessore Marroni - Anche in questo momento così difficile per carenza di risorse pubbliche, la Regione Toscana ha ritenuto indispensabile mantenere alta l'attenzione sulla prevenzione e, in particolare, sulla sicurezza del lavoro. Anche il Piano socio-sanitario da poco approvato ribadisce il nostro impegno sulla prevenzione e la nostra attenzione ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza". L'assessore ha ricordato gli impegni riconfermati nel Piano socio-sanitario: sostegno alle imprese, attenzione ai servizi a maggior rischio, attenzione alle patologie emergenti, impegno per la formazione, semplificazione organizzativa. E ha detto anche che, a seguito dell'approvazione del Piano Nazionale della Prevenzi one, verrà approvato a breve anche il Piano Regionale della Prevenzione, che prevederà tra l'altro progetti e azioni nell'ambito del sostegno ai Rls.
 Questi i dati sulla sicurezza sul lavoro in Toscana Nel 2013 (fonte Inail), gli infortuni sul lavoro riconosciuti dall'istituto assicuratore in Toscana sono stati 33.297, di cui 54 mortali. La malattie professionali riconosciute da Inail nel corso del 2013 sono state 2.537. Ancora non sono disponibili i dati Inail completi relativi al 2014, ma la tendenza verso una significativa riduzione del fenomeno infortunistico sembra essere confermata dal confronto dei dati relativi ai mesi di gennaio 2013-2014-2015. Nel gennaio 2013 gli infortuni denunciati a Inail sono stati 4.426; nel gennaio 2014, 3.975; nel gennaio 2015, 3.494.
    Le forze messe in campo dalla Regione per la vigilanza e la prevenzione nel 2014 sono state di 483 persone (medici, ingegneri, tecnici, infermieri, ecc.). 22.966 i sopralluoghi effettuati, 4.552 i cantieri ispezionati, di cui solo 1.213 a norma. 3.430 i verbali di polizia giudiziaria. 94 i sequestri.

    5.756.904 i proventi delle verifiche di impianti e macchine.

 3.717.544 i proventi delle sanzioni penali, 62.398 i proventi delle sanzioni amministrative. Rispetto alla realtà nazionale: lo standard nazionale di aziende con dipendenti ispezionate nelle regioni nel 2012 è del 5%, quello toscano del 9,7%. Per quanto riguarda i cantieri, lo standard nazionale è del 15%, quello toscano del 21%.
 
 Ma c'è anche un Piano straordinario per il lavoro sicuro.
 
Dopo la tragedia del 1° dicembre 2013, che provocò la morte di 7 lavoratori cinesi in una fabbrica di Prato, la Regione ha varato un Piano straordinario e si è assunta l'impegno di fare ogni sforzo per portare a un livello accettabile il profilo di sicurezza di chi lavora in Toscana, a prescindere dall'etnia di origine e dalla tipologia produttiva. Sul fronte dell'incremento dei controlli sono stati assunti e formati a tempo di record 74 operatori, che sono stati destinati alle quattro Asl dell'Area vasta centro. E' stato sottoscritto un protocollo d'intesa con le Procure della Repubblica. L'attività della Regione si è coordinata con quella delle tre Prefetture. Così dal 1° settembre 2014 ha preso il via il piano di intensificazione dei controlli, che consentirà di ispezionare entro 3 anni tutte le 7.700 aziende censite. "I risultati dell'attività svolta in questo primo semestre appaiono confortanti e ci incitano a proseguire in questa direzione", dice Renzo Berti, coordinatore del Piano straordinario per il lavoro sicuro nell'Area vasta centro. Sono state verificate 1.647 imprese, qualcuna di più di quelle preventivate. Il 69% di queste non è risultato in regola, con dati diversi tra le diverse Asl: per esempio, sono l'84% le imprese irregolari a Prato, mentre a Firenze sono il 52%. Sono stati chiusi oltre 150 dormitori e 99 cucine abusive. Le criticità più frequenti riguardano i macchinari (406) e gli impianti elettrici (361)

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