I ganci di sicurezza da tetto

sicurezza da tetto
GANCI DA TETTO
Elementi della costruzione situati sulla falda del tetto con la funzione di garantire la sicurezza delle persone e la trattenuta dei carichi durante lo svolgimento dei lavori di manutenzione. Oltre a essere utilizzati come punto di attacco di scale di posatori e base d’appoggio per sostenere piattaforme di lavoro, i ganci possono essere utilizzati anche come punti fissi di ancoraggio ai quali vengono agganciati dispositivi di protezione contro la caduta dall’alto.
I ganci di sicurezza da tetto in conformità alla norma UNI EN 517:2006 possono essere di due tipi:
o Ganci da tetto di tipo A: carichi applicabili in un’unica direzione;
o Ganci da tetto tipo B: carichi applicabili in più direzioni.
Questo tipo di ancoraggio viene utilizzato su coperture di medie e piccole dimensioni per interventi di manutenzione di modesta entità e di breve durata.
Nei lavori in quota, dove i lavoratori sono esposti a rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall’alto, e quando il dislivello è maggiore di quello imposto dalla legislazione vigente (2 mt), devono essere adottate misure di protezione collettive (parapetti, ponteggi, impalcature, reti, ecc), in mancanza di queste e/o per eliminare rischi residui,  occorre utilizzare Dispositivi di Protezione Individuale (costituiti da una imbracatura di sicurezza munita di una corda di trattenuta) combinati con ancoraggi singoli o linee vita rigide o flessibili.
Il progettista deve prevedere il posizionamento dei dispositivi di ancoraggio, valutando la solidità del solaio ed eventuali zone a rischio di caduta su balconi, terrazzi, vicini all'impianto di ancoraggio.
I ganci da tetto devono essere posizionati sulle falde con la seguente dislocazione: ganci per lo spostamento accesso-colmo, ganci in prossimità del colmo delle due falde, ganci per l’eliminazione dell’effetto pendolo.
I ganci devono essere installati a distanza massima di 1,50 – 2,00 metri per consentire all’utilizzatore di restare costantemente agganciato ad almeno un dispositivo ed effettuare in sicurezza la progressione sulla copertura.
I ganci da tetto, come unici punti di ancoraggio in copertura, devono essere utilizzati solo nei casi in cui, per motivi strutturali, non è possibile installare una linea vita.
I ganci da tetto correttamente posizionati devono consentire  all’operatore spostamenti in condizioni di caduta totalmente trattenuta, ma possono essere utilizzati anche per arrestare una caduta dinamica.
I ganci di sicurezza devono essere utilizzati da un solo operatore alla volta, con l’impiego di un assorbitore di energia.
Tutti i componenti del sistema di ancoraggio devono essere realizzati e saldamente assemblati nel rispetto delle caratteristiche di resistenza stabilite dalla normativa UNI EN 517:2006.
Il punto di ancoraggio deve essere progettato in modo da accettare il dispositivo di protezione individuale anticaduta e garantire che lo stesso, correttamente applicato, non possa staccarsi involontariamente.
I bordi e gli angoli esposti devono essere arrotondati e tutte le parti metalliche devono essere protette contro la corrosione, soprattutto quelle esposte all’ambiente esterno.
La fase di installazione degli ancoraggi deve avvenire in condizioni di sicurezza
La corretta installazione dei ganci deve essere realizzata in normali condizioni di cantiere con l’attrezzatura specificata dal produttore, senza provocare danni che possano influenzare negativamente il loro comportamento in servizio.
Il passaggio da un ancoraggio all’altro nella fase di lavoro o il primo aggancio nella fase di accesso in quota, deve avvenire evitando che l’operatore non risulti agganciato o protetto.
Possono essere previsti più punti di ancoraggio, anche di tipologia diversa, da utilizzare contemporaneamente e sequenzialmente per garantire le migliori condizioni di trattenuta dell’operatore.
Gli ancoraggi devono essere sottoposti a prove di resistenza con la metodologia indicata nelle norme tecniche di riferimento.
Deve essere effettuata la manutenzione periodica con cadenza dipendente dalle caratteristiche tecniche del costruttore e l’ispezione con cadenza annuale da personale competente.
Le modalità di impiego del dispositivo installato devono essere indicate chiaramente in prossimità del punto di accesso al dispositivo.
Usare i dispositivi di protezione individuale

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