Processo Thyssen, l'imputato:"Ci hanno accusato senza ragione"

In apertura di udienza i difensori denunciano la distribuzione di volantini diffamatori all'entrata del tribunale. Già identificati i responsabili. Solidarietà da Guariniello

«Ci hanno accusato di tutto e di più, secondo me senza ragione»: è lo sfogo cui si è abbandonato Raffaele Salerno, uno dei sei dirigenti della ThyssenKrupp imputati per rogo che il 6 dicembre 2007 uccise sette operai, ad un certo punto del suo interrogatorio davanti alla corte d’assise di Torino.


Incalzato dalle domande del pm Francesca Traverso, che gli ha sottoposto gli esiti degli accertamenti dell’Asl da cui in materia di sicurezza e pulizia degli impianti sono risultate «situazioni critiche», Salerno, che dello stabilimento torinese era il direttore, ha affermato che «non mi sembra di avere avuto carenze particolarmente gravi». «C’erano - ha aggiunto - molte ispezioni da parte degli organi di controllo, e tutto quello che ci dicevano veniva segnalato alla sede centrale di Terni».

In apertura di udienza l’avvocato Ezio Audisio, uno dei difensori, ha denunciato che all’ingresso del Palazzo di Giustizia è stato distribuito un volantino «gravemente diffamatorio verso il collegio difensivo» e con «velate minacce all’attività dei legali». Il volantino è firmato Collettivo Comunista Piemontese e, tra l’altro, definisce gli avvocati dei dirigenti ThyssenKrupp «mercenari senza scrupoli e senza morale, professionisti che accumulano quattrini sporti del sangue degli operai uccisi». Audisio ha informato dell’accaduto la procura generale e i carabinieri hanno identificato le persone che distribuivano il foglio.

Pronta la reazione anche del pm Guariniello: «Esprimo la solidarietà del nostro ufficio agli avvocati difensori - ha detto - per l’alta opera che essi svolgono a tutela dei propri assistiti».

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