Tre milioni di euro per favorire progetti di ricerca sui rischi nell'ambiente di lavoro e sulle nuove malattie professionali

Tre milioni di euro per favorire progetti di ricerca sui rischi nell'ambiente di lavoro e sulle nuove malattie professionali. È lo stanziamento previsto dall''INAIL, che pone tra i propri obiettivi prioritari anche l'attività di studio per migliorare il sistema di tutela integrale offerta ai soggetti assicurati.

Nello svolgimento di tale attività di prevenzione (art. 9, comma 4, lettera b del Testo Unico Sicurezza sul lavoro, Decreto legislativo 81/2008 aggiornato dal D.lgs 106/2009) l'INAIL ha assegnato gli importi per il finanziamento di progetti  che approfondiscano le conoscenze della epidemiologia e della fisiopatologia clinica del fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

Per il 2010 i progetti interesseranno tematiche ritenute prioritarie come le malattie a genesi multifattoriale e neurodegenerative; le malattie causate da amianto, radon, onde elettromagnetiche; le malattie più tipicamente legate al settore agricolo.

I risultati conseguiti attraverso le attività di ricerca finanziate saranno messi a disposizione di tutti i soggetti che concorrono, insieme all'INAIL, al perseguimento di obiettivi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Destinatari dei finanziamenti sono gli Istituti universitari e scientifici di alta specializzazione, che abbiano presentato progetti di studio o ricerca corredati dei relativi piani esecutivi secondo le modalità indicate nel bando. Tra i 50 progetti presentati, ne sono stati ammessi al finanziamento 19 in seguito alla positiva valutazione della Commissione tecnico-scientifica, composta da rappresentanti dell'Istituto, di ex Ispesl, del ministero del Lavoro e da esperti della materia.

Commenti

INFOTEL ha detto…
Il bilancio infortunistico 2009 in Alto Adige evidenzia un lieve miglioramento per quanto riguarda l'andamento generale del fenomeno, con una flessione dell'1,7%, rispetto all'anno precedente (seppure a fronte di una media nazionale del - 9,7%, percentuali che collocano l'Alto Adige tra le regioni meno "virtuose" del Paese). Il dato complessivo si attesta, quindi, su 17.342 infortuni (contro i precedenti 17.658). Più positiva, invece, la voce relativa ai casi mortali, che scendono da 18 a 10. Cinque di questi decessi si sono verificati in agricoltura, mentre gli altri cinque casi sono legati alla circolazione stradale (un caso è avvenuto in itinere). Sono questi i dati più rilevanti del rapporto regionale 2009 INAIL per l'Alto Adige presentato di recente.

Settori di attività. Per quanto riguarda le singole gestioni, in agricoltura gli infortuni sono 2.549 (+7,9% rispetto al 2008), mentre 14.646 hanno riguardato l'industria e servizi (comparto che comprende anche l'artigianato, per il -3,2% rispetto al 2008). Nella gestione in conto stato, infine, le denunce pervenute all'INAIL sono state 147 (-3,3% rispetto al 2008). I settori di attività che registrano il calo di infortuni più vistoso sono i trasporti e le comunicazioni (-17,4%), le industrie manifatturiere (-13,8%), le costruzioni (-12,8%) ed il commercio (-8,9%).

Lavoratori stranieri. La riduzione degli infortuni interessa anche l'andamento relativo alla categoria professionale degli stranieri: si passa dai 2.843 casi del 2008 ai 2.727 del 2009 (-4,1%). La riduzione maggiore si registra nella gestione industria (- 5,5%), mentre in agricoltura si verifica un aumento del 24,8%. Le nazionalità più colpite dal fenomeno infortunistico sono l'albanese e la marocchina.

Infortuni in itinere e stradali. In diminuzione anche gli infortuni in itinere, ossia quelli verificati nel tragitto casa/lavoro/casa, che si attestano sugli 721 casi, con una flessione del 6,5% rispetto al 2008. In complessivo, gli incidenti legati alla circolazione stradale sono in totale 1.030, con una diminuzione del 8,8% rispetto al 2008. Le morti sono state 5 contro le 6 del 2008.

Malattie professionali. Contrariamente alle altre regioni, in Alto Adige si assiste a una diminuzione dei casi denunciati che passano dai 298 del 2008 ai 243 del 2009, per una flessione del 18,5%. Ben 231 casi si riferiscono al settore industria e servizi e solo 12 in agricoltura. Le malattie non tabellate costituiscono la parte preponderante del fenomeno tecnopatico. Diminuiscono le malattie storiche, quali l'ipoacusia da rumore e continuano ad aumentare le malattie da sovraccarico biomeccanico e da vibrazioni meccaniche.
INFOTEL ha detto…
Un nuovo canale tematico per conoscere ancora più da vicino i pericoli che si possono correre negli ambienti di lavoro. Nella sezione Sicurezza sul lavoro di questo portale è stata arrivata "Conoscere il rischio", un'area finalizzata a "familiarizzare" i navigatori con i rischi del mondo del lavoro e a conoscere le novità presenti nel panorama - sia nazionale che europeo - in tema di salute e sicurezza.

La nuova pagina si apre, al momento, con il regolamento Europeo n.1907 del 2006 - chiamato Reach - che ha apportato numerosi e significativi cambiamenti alla legislazione comunitaria sulla produzione, la commercializzazione e l'utilizzo degli agenti chimici. Essendo un regolamento ha validità immediata in tutti gli stati dell'Unione Europea e non necessita di essere trasposto nell'ordinamento nazionale. Obiettivo prioritario del Reach è il raggiungimento di un alto livello di protezione della salute umana e dell'ambiente, - attraverso una migliore e più rapida identificazione delle proprietà chimico-fisiche e tossicologiche delle sostanze - e, allo stesso tempo, stimolare un aumento della competitività dell'industria chimica europea.

Si tratta, dunque, di un documento alla cui attuazione l'INAIL è particolarmente interessato. In futuro, infatti, i principi in esso contenuti porteranno a un incremento delle conoscenze nel campo dell'igiene industriale, a un miglioramento della qualità e completezza delle informazioni sulle sostanze chimiche e quindi ad una sensibile diminuzione delle patologie professionali.

Nelle altre pagine web dedicate, che saranno periodicamente aggiornate, vengono illustrati in modo dettagliato i principali contenuti del Reach, gli adempimenti cui devono ottemperare i produttori, gli importatori, i distributori e gli utilizzatori di sostanze e miscele chimiche, le scadenze previste dal regolamento, i link ai principali siti web che approfondiscono l'argomento con una loro sintetica descrizione, un elenco di pubblicazioni sul tema, che approfondiscono anche le correlazioni tra questo e il Titolo IX del D. Lgs. 81/2008 e una semplice, ma utile informativa per i consumatori.