Sicurezza sul alvoro . Aumentano le sanzioni per il lavoro nero nel 2010

Aumentano le sanzioni per il lavoro nero nel 2010: sono state 57.186 rispetto alle 45.045 del 2009, con aumento del 27%. In crescita anche gli illeciti in materia di sicurezza sul lavoro: 38.357 nel 2010, il 45% in più rispetto all'anno precedente quando i casi erano 26.404. I dati emergono dalla relazione sull'attività di vigilanza 2010, resa nota questa mattina, a Roma, dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. I controlli sono stati effettuati dal dicastero in collaborazione con Inps, Inail ed Enpals. "Al di là dei risultati quantitativi, l'azione di vigilanza per l'anno 2010 evidenzia risultati significativi", sottolinea Sacconi, "sotto il profilo dell'efficacia, poiché continua a registrarsi una sempre più incisiva attività di intelligence volta all'individuazione di quei fenomeni di violazione sostanziale e di rilevante impatto sul piano economico sociale".

Boom degli illeciti. Oltre alle sanzioni in materia di lavoro nero e sicurezza, nel 2010 gli illeciti negli appalti sono stati 15.907 a fronte di 6.649 del 2009  con un incremento del 139%. Le violazioni in materia di disciplina dello Statuto dei lavoratori sono state 2.604 il 150% in più dell'anno precedente quando erano. 1.042. In aumento anche le truffe nei confronti degli istituti previdenziali: 3.316 nel 2010 rispetto ai 2.493 del 2009 (+33%). Le ipotesi di reato relative a evasioni contributive sono state 4.886 a fronte di 3.781 del 2009(+29%). Le violazioni di reato in ordine alla tutela economica delle lavoratrici madri sono state 1.280 (+215% rispetto al 2009 quando erano 406) mentre quelle rispetto alla tutela fisica 973, il 47% (nel 2009 erano 661).

Più di 297 milioni di contributi recuperati. Il recupero di contributi e premi evasi ottenuto grazie all'attività ispettiva del ministero del Lavoro, Inps, Inail ed Enpals è stato di 297,1 milioni di euro. Per quanto riguarda l'importo delle somme incassate sia a titolo di sanzioni amministrative che penali, si registra un ulteriore incremento, in quanto sono stati riscossi ben 112.677.786 euro nel 2010 a fronte di 47.841.926 del 2009 (+ 135%). Anche sul fronte dell'adozione dei provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale, si registra un rilevante incremento in quanto, sono stati adottati 7.651 provvedimenti nel 2010 a fronte dei 4.770 del 2009 (+60%). Sostanzialmente stabile rimane, invece, la percentuale dei provvedimenti revocati pari al 79% nel 2010 a fronte del 77% dell'anno precedente.

Sacconi: "Nel 2011 80mila ispezioni". Ottantamila ispezioni mirate solo contro il lavoro nero, "fatte bene". Questo l'obiettivo per il 2011 indicato da Sacconi, in continuità con il modello seguito nel 2010, improntato su ispezioni mirate sulle violazioni sostanziali. Intervenendo al convegno su "Il contrasto al lavoro sommerso: le implicazioni sul piano della legislazione sociale, fiscale e previdenziale" , Sacconi rivendica l'impostazione della sua direttiva mirata a "sradicare" le violazioni più odiose, assumendo come obiettivo prioritario quello delle violazioni non formali come è stato in passato. "Non vogliamo limare le unghie alle zanzare", ribadisce il rappresentante del governo, "ma cercare gli elefanti nelle praterie destrutturate. È il metodo giusto, andiamo avanti". Nell'anno appena iniziato quindi occhi puntati su "agricoltura, edilizia, filiera del turismo e dei servizi", in particolare nel Mezzogiorno con attenzione alle "comunità immigrate che sono oggettivamente più esposte" e agli appalti e subappalti. Lo strumento da adottare, ribadisce il ministro, è una maggiore collaborazione tra istituzioni al loro interno e tra queste e le parti sociali, accelerando sull'uso dei voucher.

Una Procura per le violazioni sulla sicurezza sul lavoro. In prospettiva ci sono poi due temi che stanno a cuore al ministro. Innanzitutto - nel campo della sicurezza sul lavoro - cercare di risolvere il problema delle ispezioni. "Spero che le nostre attività ispettive  possano estendersi alla sicurezza, in attesa della riforma costituzionale", ha affermato in merito. "Mi batterò per riportare al centro le competenze perché in questo ambito l'omogeneità è fondamentale". Infine, Sacconi ha annunciato un attività congiunta col dicastero della Giustizia per istituire una Procura nazionale di esperti che lavori sulle "violazioni di una certe dimensione" nella sicurezza sul lavoro, sul modello della Procura antimafia, ma costituita da esperti del settore, "visto che la materia è tecnica e richiede conoscenze tecnologiche specifiche".

Nel 2010 le aziende irregolari sono state il 66% di quelle ispezionate, mentre sul totale dei lavoratori irregolari il 57% e' risultato completamente in nero. E' quanto emerge dai dati della Direzione generale per l'attivita' ispettiva del Ministero del Lavoro, che raccolgono i risultati delle ispezioni realizzate nel 2010 da Ministero, Inps, Inail ed Enpals.

In particolare, su 262.014 aziende ispezionate quelle irregolari sono state 171.810; i lavoratori irregolari sono stati 232.854, di cui 133.366 totalmente in nero. I contributi e premi evasi recuperati si sono attestati a 297,18 milioni di euro.

"L'azione di vigilanza per l'anno 2010 - spiega un comunicato del Ministero del Lavoro - evidenzia risultati significativi sotto il profilo dell'efficacia dell'azione ispettiva in quanto continua a registrarsi una sempre piu' incisiva attivita' di 'intelligence' volta all'individuazione di quei fenomeni di violazione sostanziale e di rilevante impatto sul piano economico sociale".

Nel dettaglio, le sanzioni per il lavoro nero sono state 57.186, in aumento del 27% rispetto al 2009. Le violazioni per quanto riguarda appalti e somministrazione illecita sono salite a 15.907 (+139%), quelle in materia di disciplina dello Statuto sono state 2.604 (+150%). Le truffe nei confronti degli Istituti previdenziali sono salite a 3.316 (+33%); le ipotesi di reato relative a evasioni contributive sono state pari a 4.886 (+29%) e gli illeciti in materia di sicurezza sul lavoro sono stati 38.357 (+45%). Infine, le violazioni della tutela economica delle lavoratrici madri sono state 1.280 (+215%) e le ipotesi di reato sulla tutela fisica delle lavoratrici madri sono state 973 (+47%).

Per quanto riguarda l'importo delle somme introitate sia a titolo di sanzioni amministrative che penali, si registra un ulteriore incremento, in quanto sono stati riscossi 112.677.786 euro, con un aumento del 135% sul dato del 2009. Anche sul fronte dell'adozione dei provvedimenti di sospensione dell'attivita' imprenditoriale si registra un rilevante incremento in quanto, con 7.651 provvedimenti (+60%). Sostanzialmente stabile rimane invece la percentuale dei provvedimenti revocati, pari al 79% nel 2010 (77% nel 2009).

Commenti