In pieno centro storico il Nucleo interforze ha sequestrato un tomaificio e una confezione in pessime condizioni igienico- sanitarie e di sicurezza. La Squadra Interforze, costituita per l’occasione dalla Unità operativa Polizia Edilizia e Contrasto al Degrado Urbano della Polizia Municipale di Prato e dai Carabinieri della Compagnia di Prato, con il concorso di personale dell’Unità di Sanità ed Igiene pubblica della Asl 4, della Direzione Provinciale del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail, ha eseguito l'intervento di controllo nei due fondi nella zona del Canto alle Tre Gore che ospitavano un tomaificio, il cui titolare è W.Y, di 45 anni, e una ditta di confezioni, di Y.C., 46 anni, entrambi cinesi. Numerose le irregolarità riscontrate. Il tomaificio esercitava all'interno di un garage che privo dei requisiti igienico-sanitari minimi per l'esercizio di una attività in presenza di addetti: le condizioni di pulizia sono apparse terribili e scarso il ricambio di aria con lavorazioni per le quali si utilizzano solventi e colle.

La via di accesso e uscita dal fondo era costituita da una finestra sul retro, ma i lavoranti dovevano poi percorrere un lastrico solare attiguo, privo di protezione, per accedere alle abitazioni circostanti.
L'altro magazzino utilizzato come laboratorio artigiano era dotato di una cucina ed una stanza in cartongesso per la consumazione dei pasti degli addetti, mentre i dormitori dei lavoranti erano ubicati nell'appartamento soprastante.

La Polizia Municipale ha posto gli immobili sotto sequestro penale preventivo per il cambiamento di destinazione d'uso, mentre tutti i 45 macchinari sono stati sottoposti a sequestro amministrativo per promiscuità abitativo/produttiva nel primo caso e di mancanza di denuncia azionamento macchinari nel secondo: «E' evidente che gli interventi che giorno dopo giorno vengono eseguiti dal Nucleo Interforze e dalla Polizia municipale non solo tendono a ripristinare la legalità e ad estirpare la concorrenza sleale, ma hanno anche una funzione di prevenzione verso situazioni di pericolo per la salute e l'incolumità pubblica - sottolinea l'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone - Visto infatti il tipo di lavorazione che il magazzino ospitava, con l'uso di solventi, colle e altri materiali infiammabili, la totale assenza dei più elementari requisiti di sicurezza sul lavoro, oltre che igienici, può causare una tragedia». 

La Direzione Provincialedel Lavoro ha sospesol'attività imprenditoriale della ditta di confezione per la presenza di lavoranti non regolarmente assunti.
I Carabinieri hanno riscontrato la presenza di un lavorante con permesso di soggiorno come badante e di fatto impiegato, irregolarmente, come confezionista. Il caso verrà segnalato per accertamenti ulteriori all'Ufficio Stranieri della Questura.

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