Anche nel 2011 diminuiscono incidenti e morti - Come è nato il progetto “Maggior supporto”


Come è nato il progetto “Maggior supporto”

Il progetto “Maggior supporto” è stato individuato dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro (INAIL- ISPESL) un esempio di buona prassi a livello nazionale premiato a Napoli, lo scorso 27 ottobre, primo progetto italiano per la sicurezza sul lavoro nell’ambito del concorso indetto dall’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro dell’Ue.

Com’è nata l’iniziativa ?

La necessità di creare un progetto
come il “Maggior Supporto”, deriva dalla volontà di ridurre il numero degli eventi infortunistici, in occasione di attività particolarmente critiche come quelle di manutenzione straordinaria dei gruppi produttivi.
Incremento del personale esterno, situazioni di rischio, attività tecnicamente complesse, rischi interferenziali, sono solo alcuni degli elementi di criticità che insorgono durante l’esecuzione di stop programmati degli impianti.
Nel biennio 2007-2008 il 35% degli infortuni occorsi alle imprese appaltatrici nelle unità produttive termoelettriche della Divisione Generazione ed Energy Management (tra cui anche alcuni gravi e mortali), si è verificato durante le attività di manutenzione/revisione di impianto.

Con quali modalità
si è realizzata l’iniziativa ?
Per affrontare e controllare i rischi professionali correlati alla manutenzione di un impianto, è fondamentale analizzarli e monitorarli sin dalla fase di progettazione.
Per i lavori di manutenzione straordinaria di un impianto termoelettrico, molteplici sono le attività che richiedono una messa a punto del sistema di gestione della sicurezza attraverso l’intervento organico di tutti i soggetti coinvolti nei lavori e l’utilizzo di strumenti nel processo produttivo (dalle tecnologie alle attrezzature e ai dispositivi di protezione).
Il progetto Maggior Supporto lanciato nel corso del 2009,dall’Unita Safety della divisione GEM prevede la creazione di un Gruppo di Maggior Supporto (GMS) composto da tecnici Enel esperti di sicurezza e di manutenzione che operano, supportando il personale di centrale in occasione di eventi relativi a grandi modifiche e/o manutenzioni straordinarie durante le quali appunto, si avvicendano molte imprese e numerose risultano le problematiche relative alla sicurezza.
La consistenza e l’organizzazione del team di Maggior Supporto, sono definite in accordo alle procedure aziendali in base alle possibili criticità per la sicurezza insite nei programmi tecnici e nelle scadenze temporali delle attività di manutenzione.
Per poter partecipare attivamente alle fasi preliminari di cantiere (riunioni, consegna aree, ingresso attrezzature) e prendere visione della documentazione inerente i lavori previsti per la manutenzione straordinaria (piani di sicurezza delle imprese, Documento Unico Valutazione Rischi Interferenze - DUVRI, procedure interne all’Unità Produttiva, ecc.), i componenti del team di Maggior Supporto giungono in impianto in anticipo rispetto l’inizio dei lavori (normalmente 1 o 2 settimane prima).
Il Gruppo di Maggior Supporto, con apposite riunioni di programmazione tenute quotidianamente con il Coordinatore del team (briefing), pianifica le attività giornaliere di controllo, recandosi ciclicamente e costantemente presso i luoghi di lavoro dell’impianto.
L’approccio del Gruppo di Maggior Supporto nei confronti del personale delle ditte appaltatrici è fortemente comunicativo e di sensibilizzazione al tema sicurezza. Gli obiettivi principali sono infatti:
sostenere il cambiamento culturale verso l’esecuzione in sicurezza dei lavori affidati alle imprese nel rispetto delle norme comportamentali e disposizioni di legge e procedure aziendali;
promuovere
con le ditte appaltatrici comportamenti sicuri in ogni fase dell’attività lavorativa condividendo a fronte di situazioni potenzialmente rischiose azioni immediate di recupero; promuoverel’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale;
richiamare l’attenzione sui rischi specifici delle diverse attività lavorative.
L’attività di controllo del Gruppo di Maggior Supporto è sempre svolta in collaborazione con le figure di centrale (Capo Impianto e/o al Capo Sezione Manutenzione/Capo Unità Esercizio, Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione).
Il rilievo di anomalie e/o inadempienze che comportano situazioni oggettive di pericolo grave e imminente, porta l’applicazione di un’azione di recupero immediata e proporzionale alla gravità dell’inadempienza stessa (richiamo al lavoratore, al preposto, all’impresa, in-terruzione dell’attività, allontanamento dal cantiere, applicazione delle sanzioni previste dalle clausole contrattuali).
Il gruppo fornisce risultanza ed esito dei controlli sull’esecuzione in sicurezza dei lavori affidati alle imprese appaltatrici tramite la compilazione e sottoscrizione di specifici moduli/registri di controllo.
Le anomalie e/o inadempienze riscontrate nel corso delle attività, le valutazioni redatte dal team ed i principali temi di contestazione sono poi oggetto di analisi e discussione nel corso delle riunioni periodiche di coordinamento dei lavori.

Che risultati avete riscontrato nel tempo?
Il progetto “Maggior Supporto” rappresenta un esempio di successo in tema di sicurezza; la sua applicazione, dal 2009 ad oggi, alle fermate programmate degli impianti della Divisione GEM, ha consentito di raggiungere importanti risultati: con 1.446.300 ore lavorate in manutenzione straordinaria e 14.451 visite in campo per azioni di controllo effettuate su un totale di 769 imprese, durante le attività di revisione relativa a 38 unità di produzione della Divisione GEM, ha fatto registrare una riduzione del 42 % degli infortuni in fermata rispetto al biennio 2007-2008 con in particolare nessun infortunio grave o mortale.
Su attività così complesse come la manutenzione programmata di un impianto,anche i numeri confermano il valore di un progetto basato su un’idea: la sicurezza non si improvvisa ma si raggiunge e si mantiene ogni giorno con la costante pianificazione e il coordinamento di tutte le attività.
A riguardo l’iniziativa è stata molto apprezzata anche dalle imprese in quanto percepita come supporto utile per lo svolgimento in sicurezza delle attività e come processo di training on job finalizzato alla diffusione di una cultura della sicurezza attraverso consigli e suggerimenti operativi.

Quale approccio ha la vostra azienda nei confronti della sicurezza?Che riflesso ha sul modello presentato?

La tutela della salute e dell’integrità
psicofisica dei lavoratori rappresenta per Enel un valore strategico e una priorità che caratterizza la propria cultura aziendale. L’impegno ad assicurare
ambienti e condizioni di lavoro sicuri è assoluto e inderogabile in ognuno dei Paesi in cui Enel è presente.
La strategia che Enel adotta per raggiungere l’obiettivo “Zero infortuni” si basa su un approccio focalizzato sulla prevenzione, sulla promozione capillare della “cultura della sicurezza”, attraverso un’intensa attività di formazione e sensibilizzazione,sulla definizione di standard comuni e omogenei in tutto il Gruppo e sulla realizzazione di interventi tecnologici e strutturali.
Per perseguire l’obiettivo “Zero Infortuni” è stato lanciato nel 2008 l’”Integrated Nine Points Safety Improvement Plan”, un piano di azioni che concretizza la strategia del Gruppo e unisce tutte le Divisioni e i Paesi in uno sforzo coordinato. Il progetto, che si basa sul forte commitment del Top Management e sull’adozione di un approccio trasversale alla sicurezza, individua 9 aree di intervento che rappresentano le leve di maggior impatto per il miglioramento dei processi di safety:
promozione della cultura della sicurezza, la sicurezza degli appaltatori, comunicazione efficace, reazione tempestiva agli eventi,formazione e informazione,pianificazione e chiarezza degli obiettivi,prevenzione strutturale dei luoghi di lavoro, organizzazione della sicurezza condivisione degli obiettivi.
Da sottolineare che il progetto del“Maggior Supporto” rimarca la visione di Enel e il suo impegno costante nel consolidare i risultati acquisiti nel tempo affrontati da sempre nell’ottica
del miglioramento continuo della sicurezza e della protezione della salute del proprio personale e di quanti operano presso le proprie strutture:
imprese, collaboratori e terzi, visitatori inclusi.

Quali professionalità ci sono dietro questa iniziativa ?

Tutti i componenti del team di Maggior
Supporto sono esperti di manutenzione e hanno una specifica formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. La loro attività da intendersi
aggiuntiva e non sostitutiva di quella normalmente svolta dal personale di impianto addetto alla sicurezza.

Ritiene che il modello
sia applica bile soltanto a realtà multinazionali come la vostra?
Assolutamente si.
Nel 2010 è continuato il processo di
integrazione tra le diverse società del Gruppo Enel, con un focus particolare sui processi di allineamento e condivisione con Endesa finalizzati alla promozione di un comune approccio alla sicurezza, allo scambio di esperienze e best practice e alla creazione di sinergie.
E’stato quindi avviato un caso pilota del Maggior Supporto in Spagna presso l’impianto termoelettrico Compostilla finalizzato ad un mutuo scambio di esperienze sul progetto nell’ottica di definire nel prossimo futuro, anche attraverso queste iniziative, un modello Enel “worldwide” della sicurezza.

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