LE MALATTIE PROFESSIONALI


Per quanto attiene la parte dedicata alle malattie professionali, sono state considerate tutte le gestioni INAIL, delle quali vengono riportate quelle maggiormente citate (in numero > 50) negli anni di riferimento (2005-2009), con una suddivisione dei dati per sesso.
Le tre grandi macroaree interessate sono:
- Aziende industriali e artigiane (dipendenti e titolari, familiari, soci di azienda)
- Azienda agricola (trattamento agricolo e industriale)
- Amministrazioni pubbliche.
Le malattie professionali sono state studiate attraverso l’analisi delle voci di tariffa INAIL che presentavano le frequenze maggiori (dati disaggregati), e prendendo in considerazione le tipologie di malattie professionali presenti con valori > 30 nei cinque anni di riferimento.
Si evidenzia una forte differenza tra i due sessi, sia rispetto alle voci di tariffa che alle tipologie di malattie professionali, in relazione alle differenti mansioni e ai settori di occupazione, con una maggiore incidenza complessiva negli uomini.
Nello specifico per i lavoratori di sesso maschile le voci di tariffa con frequenza maggiore interessano i lavori generali di costruzione e cantieristica; le opere di completamento e finitura di costruzioni;
personale addetto a macchine da ufficio in genere,con una frequenza di malattie professionali fortemente concentrata su due voci:
• Ipoacusia,
• Affezione dei dischi intervertebrali.
Le lavoratrici presentano invece una maggiore concentrazione di disturbi professionali quali malattie dei tendini ed affezioni delle sinoviali, affezioni dei muscoli, legamenti e tessuti molli, seguita da affezione dei dischi intervertebrali.
Le malattie professionali più diffuse tra le lavoratrici sono quelle relative al comparto sanitario e al settore servizi, in particolare barbieri,parrucchieri e simili.

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