La valutazione approfondita

Se l’analisi ha individuato la presenza di un rischio non irrilevante per la salute e/o di un rischio non basso per la sicurezza, diventa necessario adottare misure specifiche di protezione e prevenzione, disposizioni in caso di incidenti o di emergenze, la sorveglianza sanitaria, l’istituzione e l’aggiornamento delle cartelle sanitarie e di rischio, procedendo con un’analisi più approfondita.
Scopo della valutazione maggiormente dettagliata è quello di portare al valore più basso possibile il rischio di esposizione ad agenti chimici sia sotto il profilo della sicurezza che sotto quello della salute.
Per valutare l’efficacia delle misure scelte nella valutazione approfondita è utile ricalcolare l’indice di esposizione attraverso l’algoritmo proposto.
Nel caso di rischio non irrilevante per la salute, quando la natura dell’attività non consente di eliminare il rischi attraverso la sostituzione dell’agente chimico, il datore di lavoro garantisce che il rischio sia ridotto mediante l’applicazione delle seguenti misure da adottarsi nel seguente ordine di priorità.
• Progettazione di appropriati processi lavorativi e controlli tecnici, nonché uso di attrezzature e materiali adeguati.
• Appropriate misure organizzative e di protezione collettive alla fonte del rischio.
• Misure di protezione individuali, compresi i dispositivi di protezione individuali, qualora non si riesca a prevenire con altri mezzi l’esposizione.
• Sorveglianza sanitaria dei lavoratori.
Inoltre, il datore di lavoro, salvo che non possa dimostrare con altri mezzi il conseguimento di un adeguato livello di sicurezza, effettua periodiche misurazioni degli agenti che possono comportare un rischio per i lavoratori e le confronta con i valori limite di esposizione professionale.
Nel caso di rischio non basso per la sicurezza36 laddove la natura dell’attività lavorativa non consenta di prevenire sul luogo di lavoro la presenza di concentrazioni pericolose di sostanze infiammabili o quantità pericolose di sostanze chimicamente instabili, il datore di lavoro deve in particolare:
• evitare la presenza di fonti di accensione che potrebbero dar luogo a incendi ed esplosioni, o l’esistenza di condizioni avverse che potrebbero provocare effetti fisici dannosi ad opera di sostanze o miscele di sostanze chimicamente instabili;
• limitare, anche attraverso misure procedurali ed organizzative previste dalla normativa vigente, gli effetti pregiudizievoli sulla salute e la sicurezza dei lavoratori in caso di incendio o di esplosione dovuti all’accensione di sostanze infiammabili, o gli effetti dannosi derivanti da sostanze o miscele di sostanze chimicamente instabili.
Inoltre il datore di lavoro mette a disposizione attrezzature di lavoro ed adotta sistemi di protezione collettiva ed individuale conformi alle disposizioni legislative e regolamentari pertinenti, in particolare per quanto riguarda l’uso dei suddetti mezzi in atmosfere potenzialmente esplosive e adotta misure per assicurare un sufficiente controllo degli impianti, apparecchi e macchinari, anche mettendo a disposizione sistemi e dispositivi finalizzati alla limitazione del rischio di esplosione o dispositivi per limitare la pressione delle esplosioni.
Dovendo definire l’analisi in condizioni di emergenza parte integrante della valutazione del rischio di esposizione,il Piano di Emergenza interno terrà conto degli eventi che possono causare un’esposizione dei lavoratori,delle loro conseguenze, definendo gli interventi necessari, stabilendo le modalità e i contenuti della formazione del personale e delle esercitazioni periodiche.
Il medico competente istituisce ed aggiorna la cartella sanitaria e di rischio e fornisce al lavoratore interessato tutte le informazioni sul significato e sui risultati della sorveglianza sanitaria.

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