Rischio derivante dall’incompatibilità di agenti chimici diversi

Il rischio derivante dall’incompatibilità tra agenti chimici diversi è legato alla loro reattività. 
È noto, infatti che tra le conseguenze di una miscelazione accidentale vi possono essere:
• una reazione chimica veloce o un’esplosione;
• la formazione di prodotti gassosi infiammabili;
• la formazione di prodotti gassosi tossici;
• la formazione di prodotti pericolosi a contatto con la pelle.
Un aumento incontrollato di temperatura che può portare la miscela al di sopra del suo punto di infiammabilità,o provocare un aumento della tensione del vapore del sistema.
Informazioni sulle caratteristiche di pericolosità e reattività delle singole sostanze e sulle eventuali incompatibilità si trovano in letteratura e/o nelle schede di sicurezza.
Per valutare la situazione di pericolo vengono utilizzate matrici bidimensionali in cui sono evidenziate le interazioni delle sostanze in esame con altre presenti nei luoghi di lavoro, oltre che con aria ed acqua.
Una volta individuati i casi di interesse, è possibile procedere nella valutazione del rischio e nella messa a punto di adeguate misure di mitigazione, secondo le indicazioni già date per quanto riguarda i rischi per la salute (inalazione o contatto con la pelle) e quelli di incendio-esplosione, salvo la necessità di stimare a priori le quantità in gioco e le frequenze attese di accadimento di potenziali incidenti.
L’individuazione di un coefficiente per rappresentare l’incompatibilità tra sostanze diverse all’interno dell’algoritmo di calcolo proposto per il livello di rischio per la salute è risultata un’operazione troppo complessa rispetto alla rilevanza del contributo fornito al risultato finale. Se ne è tenuto conto invece all’interno della valutazione del rischio per la sicurezza dove, nel caso si evidenziano le interazioni in questione, la discriminante sarà l’esistenza o non delle misure di mitigazione e la presenza di procedure e disposizioni specifiche.

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