La salute e la sicurezza del bambino

La programmazione di politiche informative e di sensibilizzazione nei confronti dei rischi presenti nelle abitazioni e negli spazi di vita, così come l’istituzione di una forma assicurativa che copre i rischi derivanti dal lavoro svolto in ambito domestico (Legge 3 dicembre 1999, n. 493. Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici), rappresentano gli strumenti più idonei per intervenire positivamente sugli utenti in modo che sviluppino la giusta predisposizione verso scelte consapevoli in materia di sicurezza. Il presente lavoro è inserito in una apposita collana “Quaderni per la Salute e la Sicurezza” nata nel 2002 e curata dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’ISPESL (oggi INAIL - Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale) con l’obiettivo di affrontare tematiche rilevanti in tema di salute pubblica e fornire uno strumento di informazione, comunicazione e diffusione della cultura della sicurezza negli ambienti di vita.  Il Quaderno “La salute e la sicurezza del bambino” in particolare è una versione aggiornata e opportunamente modificata del lavoro effettuato nel 2007 dal gruppo di lavoro “La Salute e la Sicurezza del Bambino” nell’ambito dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita.  I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che nei paesi occidentali gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte per i bambini e il 20% dei ricoveri in età pediatrica è dovuto a infortunio. L’età più a rischio è quella tra i due e i quattro anni. Una finestra aperta, un fornello acceso, la bottiglia del detersivo liquido lasciata a portata di mano... sono disattenzioni che possono avere conseguenze drammatiche.  Il bambino vive in un mondo di adulti, progettato dagli adulti per gli adulti, ma ha diritto di essere protetto dagli infortuni, così come previsto dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia che all’art. 24 recita: “... Gli Stati parti debbono prendere misure appropriate... per garantire che tutti i gruppi della società, in particolare genitori e fanciulli, ricevano informazioni sulla salute e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta di mettere in pratica tali informazioni”.  A differenza degli adulti, i bambini non sono ancora in grado di valutare rischi e pericoli. Molte cose scontate per un adulto possono essere del tutto sconosciute per i più piccoli. E così l’abitazione domestica in particolare, ma anche gli stili di vita dei genitori, possono essere ricchi di minacce. È dimostrato, infatti, che circa la metà degli infortuni domestici, che coinvolgono i bambini, si verificano in presenza di adulti.  Per ridurre i numerosi incidenti che vedono coinvolti i bambini serve, dunque, una maggiore informazione sulle fonti di pericolo, rivolta a genitori e alle persone di sorveglianza. In quanto responsabili in tutto e per tutto dei bambini, è dovere degli adulti assumere comportamenti improntati alla sicurezza, adottare ogni precauzione utile a garantire l’incolumità dei piccoli ed educare i soggetti in età evolutiva affinché imparino a comportarsi in maniera prudente. Pertanto il Quaderno, presentato in una nuova edizione INAIL, intende sensibilizzare tutti coloro che sono a contatto coi bambini sulle principali tipologie e/o situazioni di rischio, offrendo suggerimenti validi per la prevenzione, al fine di garantire il migliore sviluppo psicofisico dei piccoli.
La programmazione di politiche informative e di sensibilizzazione nei confronti dei rischi presenti nelle abitazioni e negli spazi di vita, così come l’istituzione di una forma assicurativa che copre i rischi derivanti dal lavoro svolto in ambito domestico (Legge 3 dicembre 1999, n. 493. Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici), rappresentano gli strumenti più idonei per intervenire positivamente sugli utenti in modo che sviluppino la giusta predisposizione verso scelte consapevoli in materia di sicurezza. Il presente lavoro è inserito in una apposita collana “Quaderni per la Salute e la Sicurezza” nata nel 2002 e curata dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’ISPESL (oggi INAIL - Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale) con l’obiettivo di affrontare tematiche rilevanti in tema di salute pubblica e fornire uno strumento di informazione, comunicazione e diffusione della cultura della sicurezza negli ambienti di vita.

Il Quaderno “La salute e la sicurezza del bambino” in particolare è una versione aggiornata e opportunamente modificata del lavoro effettuato nel 2007 dal gruppo di lavoro “La Salute e la Sicurezza del Bambino” nell’ambito dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita.

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che nei paesi occidentali gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte per i bambini e il 20% dei ricoveri in età pediatrica è dovuto a infortunio. L’età più a rischio è quella tra i due e i quattro anni. Una finestra aperta, un fornello acceso, la bottiglia del detersivo liquido lasciata a portata di mano... sono disattenzioni che possono avere conseguenze drammatiche.

Il bambino vive in un mondo di adulti, progettato dagli adulti per gli adulti, ma ha diritto di essere protetto dagli infortuni, così come previsto dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia che all’art. 24 recita: “... Gli Stati parti debbono prendere misure appropriate... per garantire che tutti i gruppi della società, in particolare genitori e fanciulli, ricevano informazioni sulla salute e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta di mettere in pratica tali informazioni”.

A differenza degli adulti, i bambini non sono ancora in grado di valutare rischi e pericoli. Molte cose scontate per un adulto possono essere del tutto sconosciute per i più piccoli. E così l’abitazione domestica in particolare, ma anche gli stili di vita dei genitori, possono essere ricchi di minacce. È dimostrato, infatti, che circa la metà degli infortuni domestici, che coinvolgono i bambini, si verificano in presenza di adulti.

Per ridurre i numerosi incidenti che vedono coinvolti i bambini serve, dunque, una maggiore informazione sulle fonti di pericolo, rivolta a genitori e alle persone di sorveglianza. In quanto responsabili in tutto e per tutto dei bambini, è dovere degli adulti assumere comportamenti improntati alla sicurezza, adottare ogni precauzione utile a garantire l’incolumità dei piccoli ed educare i soggetti in età evolutiva affinché imparino a comportarsi in maniera prudente. Pertanto il Quaderno, presentato in una nuova edizione INAIL, intende sensibilizzare tutti coloro che sono a contatto coi bambini sulle principali tipologie e/o situazioni di rischio, offrendo suggerimenti validi per la prevenzione, al fine di garantire il migliore sviluppo psicofisico dei piccoli.


Gli infortuni negli ambienti di lavoro
Pubblicazione realizzata da
INAIL
Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale
COORDINAMENTO SCIENTIFICO dei Quaderni per la Salute e la Sicurezza
Sergio Iavicoli, Marta Petyx
CURATORI Seconda Edizione
Marta Petyx, Tiziana Paola Baccolo, Giuliana Buresti, Sandra Manca, Maria Rosaria Marchetti, Stefania Massari
COLLABORAZIONE EDITORIALE
Alessandra Luciani, Grazia Fortuna, Laura Medei, Carlo Petyx

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