atmosfere esplosive

atmosfere esplosiveArtt. 289 e 290 del D.Lgs. 81/08: come evitare l'accensione di atmosfere esplosive ed attenuare gli effetti pregiudizievoli di un'esplosione garantendo la salute e la sicurezza dei lavoratori?

Diverse sono le attività industriali in cui vi sono pericoli di esplosioni dovute a polveri combustibili; tra queste ricordiamo il settore alimentare, il settore chimico, metallurgico, della lavorazione del legno e, da non trascurare, le attività di recupero e riciclaggio dei rifiuti per la presenza di polveri di carta, sostanze alimentari e di materiali sintetici.
Le reazioni polveri-aria sono influenzate da numerosi parametri, a volte dipendenti tra loro, tra i quali la distribuzione granulometrica delle particelle e loro forma, il grado di sospensione, la turbolenza, il grado di umidità, la temperatura, ecc.; a maggior ragione se le polveri sono di diversa natura, come ad esempio potrebbe avvenire nei processi di recupero e riciclaggio dei rifiuti data l’eterogeneità degli stessi. Pertanto la prevenzione contro la formazione di miscele potenzialmente esplosive, come anche la valutazione dell’energia minima di innesco, risulta spesso impraticabile. Ne consegue che a misure di protezione su taluni apparati di impianti, tramite dispositivi di soppressione e/o o di sfogo dell’esplosione, dovrebbero, sulla base della valutazione del rischio, essere abbinati sistemi di confinamento sulle tubazioni che isolino la parte interessata dal resto dell’impianto.
La presente memoria vuole da un lato far luce su una problematica insita negli impianti industriali in cui le polveri sono un prodotto finale, intermedio, di risulta, oppure un prodotto indesiderato; dall’altro, rappresentare quelle che sono le attuali tecnologie di isolamento delle esplosioni.

Ai sensi degli artt. 289 e 290 del D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro deve evitare l'accensione di atmosfere esplosive ed attenuare gli effetti pregiudizievoli di un'esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. A tal fine il datore di lavoro deve valutare i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, tenendo conto della probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive, della probabilità che le fonti di accensione siano presenti e divengano efficaci, ed infine delle caratteristiche dell'impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni.
La complessità dei meccanismi che regolano le esplosioni di polveri e la svariata tipologia di dispositivi d’isolamento che la tecnologia mette oggi a disposizione, porta a concludere che quando le condizioni di esercizio di polveri ( soprattutto quelle di risulta o indesiderate di un processo industriale )sono suscettibili ad esplosioni interne dovute alla combustione improvvisa, al fine di progettare al meglio il sistema di protezione ci deve essere un’approfondita e proficua collaborazione/scambio di informazioni tra progettista - utilizzatore finale dell’impianto – fabbricanti dei materiali e fabbricanti dei dispositivi di isolamento di cui si è parlato.

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