INFORTUNI DI ORIGINE MECCANICA

INFORTUNI DI ORIGINE MECCANICA
INFORTUNI DI ORIGINE MECCANICA
Gli infortuni di origine meccanica avvengono principalmente durante attività svolte presso macchine utensili o impianti, ma possono essere determinati anche da contatti e/o manipolazioni di attrezzature, utensili o materiali vari. Nel secondo caso, le modalità organizzative e le procedure operative rappresentano l’elemento essenziale sia nella determinazione del rischio sia, conseguentemente, nell’individuazione delle misure preventive. Invece, nel caso degli infortuni che avvengono su macchine o impianti, è indispensabile, prioritariamente, valutare le condizioni di sicurezza delle macchine stesse.
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 547/55, recentemente sostituito dal Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i., indicava tutte le misure di sicurezza che devono possedere le macchine immesse sul mercato e messe in servizio prima del 21 settembre 1996. Per le macchine acquistate dopo questa data, il riferimento normativo è rappresentato dal regolamento di recepimento della “Direttiva Macchine” (Decreto del Presidente della Repubblica n. 459/96, sostituito con il Decreto Legislativo 17/2010 - Nuova Direttiva Macchine). In entrambi i riferimenti legislativi sopracitati, i principi per la individuazione
dei pericoli potenziali seguono la medesima logica: ogniqualvolta la macchina presenta un elemento in movimento (organo lavoratore, trasmissione del moto, ecc.) che, in caso di contatto accidentale con gli operatori addetti, può determinare un danno, è necessario intervenire con una protezione o una segregazione.
IL RISCHIO
Rischi di origine meccanica:
• Schiacciamento.
• Cesoiamento.
• Taglio o lacerazione.
• Trascinamento.
• Urto.
• Abrasione.
• Investimento di materiali.
Il contatto con elementi in movimento delle macchine può rappresentare una condizione di rischio. In particolare, esiste un rischio di schiacciamento quando il contatto avviene tra elementi in movimento e parti fisse contrapposte, oppure quando il contatto avviene tra elementi a movimento contrapposto (imbocco di cilindri in rotazione). È prevedibile il rischio di schiacciamento anche per contatto con cinghie di trasmissione, catene o nastri vari, nella zona di azione dei rulli o delle pulegge di rinvio. I rischi di cesoiamento o taglio e lacerazione sono normalmente dovuti ai contatti accidentali con utensili che hanno la funzione di taglio (sia per azione verticale che per rotazione dell’utensile), ma possono essere determinati anche da possibili contatti con parti della macchina che presentano spigoli vivi o taglienti.
Il trascinamento è, invece, determinato dal contatto con elementi in movimento che presentano parti sporgenti che possono favorire l’aggancio con vestiario o parti del corpo dell’operatore (ad esempio capelli). La condizione di maggior pericolo è rappresentata dal trascinamento in rotazione, che si verifica quando il punto di “presa” è posto su un elemento in movimento rotatorio, poiché i danni sono normalmente più gravi e, spesso, immediati. Gli urti sono sempre possibili e possono determinare danni rilevanti quando si opera presso macchine con elementi in movimento che si muovono anche al di fuori della superficie esterna dell’ingombro massimo della macchina stessa.
Il rischio di abrasione è, ovviamente, presente prioritariamente in caso di contatto diretto con utensili che hanno specificamente la funzione di abrasione (mole, tele smerigliatrici, ecc.) ma, anche in questo caso, è possibile che si verifichi anche per contatto accidentale con altri elementi in movimento che, per le caratteristiche della superficie (irregolare, rugosa) o per la velocità di movimento, possono anch’essi determinare questo tipo di danno.
L’investimento di materiali è sempre possibile quando vengono effettuate lavorazioni che comportano l’asportazione di materiale (asportazione trucioli, molatura, levigatura, ecc.) e i danni conseguenti sono, spesso, direttamente correlabili alla velocità di lavorazione (in particolare, quando vi sono elementi in rotazione). Il rischio di investimento di materiali è
particolarmente elevato e, soprattutto, può determinare danni più gravi quando l’elemento in movimento è costituito dal materiale stesso in lavorazione. Tutti i rischi sopra citati possono anche essere determinati dalla manipolazione di attrezzature o di utensili e dalla movimentazione degli stessi materiali in lavorazione. Sono possibili cesoiamenti, tagli o lacerazioni anche durante la manipolazione di attrezzature che presentano superfici taglienti mentre, in caso di contatto con materiali ruvidi o con superfici irregolari, è probabile il rischio di abrasioni.
Lo schiacciamento è sempre possibile per caduta dei materiali, oppure durante le fasi di movimentazione meccanica di essi. Infine, mentre il rischio di trascinamento e i rischi conseguenti alla proiezione di materiali appaiono improbabili in assenza di elementi in movimento azionati da motore o da altra energia diversa dalla sola forza umana, i danni conseguenti a urti o determinati da contatti accidentali con attrezzature, utensili o materiali vari, sono molto frequenti.

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