Disturbi Uso VDT

I disturbi che i lavoratori addetti ai videoterminali possono accusare sono
Come evitare i disturbi associati all’uso del videoterminale
I disturbi che i lavoratori addetti ai videoterminali possono accusare sono:
Disturbi alla vista e agli occhi, Problemi legati alla postura, Affaticamento fisico e mentale.
I disturbi agli occhi
Esistono una serie di disturbi agli occhi che possono insorgere negli addetti ai videoterminali: bruciore, lacrimazione, secchezza, fastidio alla luce, pesantezza, visione annebbiata, sdoppiata, stanchezza alla lettura.
Essi sono dovuti a una elevata sollecitazione degli organi della vista e al loro rapido affaticamento, causati da: Errate condizioni di illuminazione; Ubicazione sbagliata del videoterminale rispetto alle finestre e ad altre fonti di luce, con conseguenti abbagliamenti o eccessivi contrasti di chiaro-scuro; Condizioni ambientali sfavorevoli (ad esempio: aria troppo secca, presenza di correnti d’aria fastidiose, temperatura troppo bassa o troppo alta); Caratteristiche inadeguate del software (ad esempio: rappresentazione insoddisfacente dei caratteri) e del videoterminale (ad esempio: farfallamento dei caratteri e dello sfondo); Insufficiente contrasto dei caratteri rispetto allo sfondo; Postazione di lavoro non corretta; Posizione statica e impegno visivo di tipo ravvicinato e protratto nel tempo, che comporta una forte sollecitazione dei muscoli per la messa a fuoco e la mobilità oculare; Difetti visivi non o mal corretti che aumentano lo sforzo visivo.
I problemi legati alla postura
Gli addetti ai videoterminali devono prevenire la possibile insorgenza di: Disturbi alla colonna vertebrale dovuti ad una posizione errata del corpo e dal restare troppo tempo seduti; Disturbi muscolari dovuti all’affaticamento ed indolenzimento dei muscoli perché poco irrorati dal sangue per la posizione contratta statica; Disturbi alla mano e all’avambraccio (il dolore, l’impaccio ai movimenti, i formicolii alle dita), dovuti all’infiammazione dei nervi e dei tendini sovraccaricati o compressi a causa dei movimenti ripetitivi rapidi.
L’affaticamento fisico o mentale
A volte possono verificarsi problemi di affaticamento fisico o mentale, in caso di: Cattiva organizzazione del lavoro che obbliga all’esecuzione di operazioni monotone e ripetitive per lunghi periodi; Cattive condizioni ambientali (temperatura, umidità e velocità dell’aria); Rumore ambientale tale da disturbare l’attenzione; Software non adeguato.
Come evitarli
Ai fini della prevenzione è pertanto necessario: progettare ergonomicamente il posto di lavoro con una corretta scelta e disposizione degli arredi e dei videoterminali; organizzare correttamente il lavoro, rispettando le pause ed evitando di mantenere una posizione inalterata per tempi prolungati, la digitazione rapida e l’uso del mouse per lunghi periodi.
È poi importante: avere a disposizione un videoterminale moderno e appropriato nonché mobili idonei (regolabili); allestire il posto di lavoro in modo ottimale in funzione delle dimensioni corporee dell’operatore (altezza del sedile, del piano di lavoro e posizione del videoterminale); usare occhiali appropriati per correggere eventuali difetti di vista; fare pause per rilassarsi.
In alcuni casi può essere utile disporre di accessori che consentono di lavorare anche in piedi o di accessori ergonomici come il poggiapolsi per l’uso di tastiera e mouse.
Prima di essere addetto all’uso del videoterminale, il lavoratore deve essere sottoposto a visita medica da parte del medico competente e, se necessario, da parte di un medico oculista per accertarne la sua idoneità a tale attività. Le successive visite di controllo sono obbligatorie, con una periodicità biennale, per i lavoratori che sono risultati “idonei con prescrizione” e per i lavoratori che abbiano compiuto il 50° anno di età, e quinquennale in tutti gli altri casi. Queste misure di tutela sanitaria si applicano esclusivamente nei confronti dei lavoratori che risultano “addetti al videoterminale”, vale a dire di coloro che utilizzano il videoterminale in modo sistematico e abituale per almeno 20 ore settimanali, dedotte le pause prescritte per legge. Tuttavia in qualsiasi momento ogni lavoratore può richiedere di essere sottoposto a visita di controllo, qualora accusi disturbi alla vista che potrebbero essere collegati all’uso del videoterminale.
Videoterminale, tastiera e mouse
Quando si deve allestire un posto di lavoro al videoterminale è opportuno disporre di attrezzature (hardware e software) moderne e ottimali, con le seguenti caratteristiche.
Il monitor deve essere liberamente e facilmente orientabile e inclinabile. La luminosità e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere regolabili anche per migliorare la qualità del testo e della grafica. L’involucro deve essere opaco, di colore chiaro non bianco.
Il monitor deve essere impostato con caratteri definiti, di grandezza sufficiente e facilmente leggibili. Ciò può essere controllato verificando se due caratteri maiuscoli adiacenti (ad esempio “UU” o “MM”) restano facilmente distinguibili e nitidi. I bordi dei caratteri devono essere nitidi sia al centro che ai bordi dello schermo, se osservati da una distanza di 50 – 70 centimetri dal monitor. È necessario che le immagini e i caratteri siano stabili e lo schermo sia esente da farfallamento. Oltre ai monitor di tipo tradizionale, oggi sono molto usati schermi piatti a cristalli liquidi o al plasma che occupano molto meno spazio e non presentano farfallamento.
La tastiera deve essere indipendente, spostabile liberamente, di basso spessore, inclinabile, stabile, quando la si usa, e dotata di tasti con superficie infossata e caratteri leggibili. Il colore deve essere opaco, chiaro ma non bianco. Per la tastiera e il mouse si deve disporre di spazio sufficiente. Un poggiapolsi per la tastiera ed eventualmente uno anche per il mouse evitano affaticamenti delle articolazioni dei polsi. Se si hanno problemi con le articolazioni dei polsi è bene provare ad usare una tastiera e un mouse ergonomici, alternativi al tipo tradizionale. Esistono mouse di tipo diverso per rispondere alle esigenze personali di chi lo usa (forma, colore, dimensione, per utenti mancini).
Le radiazioni
Secondo l’attuale stato delle conoscenze in materia, il lavoro al videoterminale non comporta pericoli di esposizione a radiazioni tali da pregiudicare la salute degli operatori.
I campi elettromagnetici
Rari sono i casi di irritazione cutanea dovuti a campi elettrostatici. Si può comunque prevenirli acquistando un videoterminale generante un campo elettrostatico ridotto (come nel caso della maggior parte dei nuovi apparecchi), oppure applicando davanti allo schermo un filtro elettrostatico. Ciò richiede, però, l’installazione di una messa a terra efficace, cosa non sempre facile.
Il calore
Il videoterminale produce calore che va eliminato con misure appropriate; ciò è molto importante specialmente nei casi in cui nello stesso locale siano installati più apparecchi.
Occorre quindi arieggiare regolarmente i locali di lavoro: d’inverno ventilarli brevemente ma a fondo (aprire completamente la finestra e la porta).
Condizioni Ambientali
Il microclima e la qualità dell’aria
Le condizioni ambientali sfavorevoli possono causare disturbi quali: Secchezza delle mucose degli occhi o della gola dovute a scarsa umidità o cattiva qualità dell’aria per la presenza di inquinanti (fumo di sigarette, sostanze chimiche rilasciate dagli arredi e dall’uso delle fotocopiatrici); Situazioni di mancato comfort dovuti a temperatura troppo alta o troppo bassa o per la presenza di correnti d’aria fastidiose che colpiscono una zona circoscritta del corpo (ad esempio la nuca, le gambe).
Il confort termico è un aspetto importante per chi utilizza il videoterminale.
Negli uffici si raccomanda una temperatura di 18 °C d’inverno (18 – 22 °C), mentre nel periodo estivo è importante che la differenza tra la temperatura interna e quella esterna non superi i 7 °C.
L’umidità relativa deve essere compresa tra il 40% e il 60%.
Il ricambio d’aria deve essere adeguato. Quando c’è un impianto di condizionamento, devono essere rispettate le quantità minime di aria esterna di rinnovo e devono essere presenti sistemi di filtrazione e depurazione dell’aria. I filtri hanno la funzione di purificare l’aria esterna e l’aria di ricircolo. I più comuni rischi di un impianto di condizionamento sono legati: all’inquinamento dell’aria per insufficiente manutenzione (sostituzione di o pulizia filtri) e all’inquinamento biologico dell’unità di umidificazione.
Il rumore
Il rumore ambientale non deve disturbare l’attenzione e la comunicazione verbale.
Eventuali vecchie stampanti rumorose possono essere spostate in altri locali o insonorizzate rinchiudendole dentro appositi contenitori.
L’illuminazione dell’ambiente lavorativo
L’illuminazione dell’ambiente di lavoro deve essere tale da permettere una facile lettura del documento da digitare e di riconoscere i caratteri della tastiera. Non deve essere però troppo forte, altrimenti si avrà difficoltà a leggere le informazioni che appaiono sul monitor.
L’illuminamento dovrebbe avere valori compresi tra 300 e 500 lx (lux). Per la lettura delle informazioni direttamente dallo schermo bastano 300 lux; se invece occorre leggere un documento da digitare, sono giustificati 500 lux. Per
le persone meno giovani che hanno bisogno di più luce, è opportuno installare lampade da tavolo appropriate.
La luce diurna
La sola luce diurna è inadeguata per illuminare gli ambienti di chi lavora al videoterminale, essendo soggetta a grandi oscillazioni nel corso della giornata e delle stagioni, e può causare problemi di riflessione sullo schermo e di abbagliamento.

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