La formaldeide, o aldeide dell’acido formico

La formaldeide
FORMALDEIDE
La formaldeide, o aldeide dell’acido formico, rappresenta il composto organico volatile (VOC) più diffuso e conosciuto. A temperatura ambiente si presenta come un gas incolore, con un odore acre ed irritante. Commercialmente viene prodotta sotto forma di soluzione acquosa, nota con il nome di formalina, ed utilizzata nella fabbricazione di resine sintetiche, colle, adesivi, vernici, impregnati, solventi, conservanti, disinfettanti, deodoranti, detergenti e cosmetici, insetticidi, tarmicidi e antitarme, così come pure nella realizzazione di numerosi materiali da costruzione, per finitura e arredamento come i pannelli di legno composti, truciolati, carte, tessuti sintetici, moquette, rivestimenti plastici, isolanti, ecc.
Inoltre, la formaldeide è presente in concentrazioni considerevoli in tutti i processi di combustione, nel fumo di sigaretta e nell’evaporazione dei derivati del petrolio (benzene).
PRESCRIZIONI PRELIMINARI
Istituti di importanza internazionale hanno proposto i seguenti valori soglia:
• OMS:         valore limite per l’aria esterna 0,1 mg/m3 in 30 minuti;
• ASHRAE: valore guida per ambienti interni pari a 100 mg/m3 in 30 minuti di esposizione.
Dal 1º gennaio 2016 è passata dalla classificazione "sospettato di provocare il cancro" a "può provocare il cancro" (Regolamento (UE) n. 491/2015).
La formaldeide possiede potere mutageno e cancerogeno (è classificata come sostanza con "sufficiente evidenza" di cancerogenicità per l’animale e "limitata" per l’uomo).
PROCEDURE DI LAVORO
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
• Il datore di lavoro valuta i rischi per la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di agenti chimici ed attua le misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi
• Conoscere le caratteristiche delle sostanze utilizzate, nello specifico le concentrazioni, le modalità d'uso ed i tempi di contatto
• Effettuare la formazione e l’informazione relativa all’uso corretto di tali sostanze
• Preferire l’uso di prodotti privi di formaldeide o, comunque, di quelli con una minore concentrazione di tale sostanza
• Mantenere l’umidità dell’ambiente tra il 40% ed il 60%, in quanto l’umidità ed il calore aumentano l’emissione
• Garantire una idonea ventilazione dei locali aumentando il numero dei ricambi d’aria, per ridurre i livelli di concentrazione
• Se si opera in ambienti ristretti o scarsamente ventilati ridurre al minimo il tempo di esposizione
• Aerare gli ambienti durante le operazioni di utilizzo di tali prodotti
• Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata e tenuta in ambienti adeguati
• I lavoratori esposti dovranno comunicare eventuali allergie pregresse
• Comunicare immediatamente di qualsiasi fenomeno anche lieve di tipo irritativo che dovesse manifestarsi
• Non mescolare i prodotti perché possono reagire chimicamente fra di loro e sviluppare vapori pericolosi
• Non utilizzare sostanze volatili in acqua bollente, in quanto causano la formazione di vapori irritanti e un’inutile dispersione di prodotto stesso.
• Togliere gli effetti personali metallici che potrebbero venire a contatto con le sostanze
• Durante l’uso saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli occhi
• Nel caso di contatto cutaneo esteso ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e sapone
• Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande
• Effettuare la sorveglianza sanitaria con periodicità annuale o con periodicità diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione (Art. 229 del D.Lgs. n. 81/08)
• Fare uso di creme barriera in caso di sensibilizzazione al prodotto
• Effettuare la detersione frequente delle mani e delle superficie esposte con acqua e saponi ipoallergeni
• Fare uso di guanti idonei al processo lavorativo, fermo restando i limiti posseduti da questi mezzi di protezione ivi compresi quelli di natura irritante od allergizzante in grado quindi di causare dermatite
• Indossare i necessari dispositivi di protezione individuale verificandone preventivamente l’integrità e/o lo stato di efficienza seguendo quanto specificato sul manuale d'uso e manutenzione
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante

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